Il Google degli archivi

Per uno storico, la parte della ricerca in archivio è la più eccitante e la più divertente, ma anche la più pericolosa. Il rapporto con le fonti è sempre molto complicato; ma quando sono sparpagliate per diversi archivi, o non si trovano, la ricerca può essere abbandonata del tutto per banali ragioni logistiche – soprattutto in tempi di budget tagliati all’osso e ritmi lavorativi frenetici.
Archives Portal Europe, come dice il nome, è un nuovo portale degli archivi europei, uno strumento digitale che permette di ricercare contemporaneamente in centinaia (e presto migliaia) di archivi in Europa semplicemente visitando il sito.
Il progetto, nato nel 2009 dalla collaborazione tra diversi archivi nazionali in Europa, punta all’armonizzazione e digitalizzazione di tutti gli archivi europei in un unico catalogo online, in modo da rendere possibile ai ricercatori di interrogare gli archivi contemporaneamente, tramite semplici parole chiave, sul modello di Google.

L’obiettivo, come si può immaginare, è immenso: in Europa ci sono migliaia e migliaia di archivi, ciascuno con le proprie specificità e i propri sistemi di catalogazione, le proprie regole riguardo all’accesso alla documentazione e, ovviamente, la propria lingua. Per le decine di archivisti da tutta Europa che lavorano insieme, coordinare e armonizzare tradizioni e cataloghi così diversi è estremamente complesso; al contempo, però, è facile intuire come questo possa segnare una piccola rivoluzione per i ricercatori di tutto il mondo.
Al di là dell’ovvio risparmio di tempo e denaro, fare ricerca nel Portale significa poter stabilire nuove connessioni tra fonti storiche, enti e soggetti di ricerca. Sono presenti infatti, allo stesso livello, i grandi archivi nazionali e internazionali (come ad esempio gli Archivi dell’Unione Europea) a fianco di istituti medi e piccoli, localizzati sul territorio, che conservanofondi locali che ora possono essere raffrontati online. Si scopre per esempio che la Women’s Library di Londra ospita molti documenti su Giuseppe Garibaldi, o che il campione olandese di judo Antonius Johannes "Anton" Geesink ricevette in dono un vaso da Charles de Gaulle. O ancora, cercando su centinaia di registri parrocchiali in tutta Europa, viene fuori un panorama di storia locale prima difficile da scrivere, non fosse altro per le distanze tra i diversi territori.

Non tutti i documenti e le collezioni descritte nel Portale sono accessibili online, poichè i progetti di digitalizzazione sono portati avanti dalle singole istituzioni; ma Archives Portal Europe rende possibile prendere contatto con le singole istituzioni per avere informazioni sui documenti e la loro accessibilità – uno degli obiettivi è costruire una comunità online di archivisti e ricercatori che lavorano sulle fonti storiche europee.
Una novità importante di Archives Portal Europe, che cambia la metodologia della ricerca d’archivio, è la possibilità di compiere ricerche multilingua. In otto anni di lavoro, il Portale è diventato il più grande catalogo online del mondo, con 253 milioni di unità descrittive accessibili online – un numero che aumenta di giorno in giorno. Attualmente il sito ospita i cataloghi di centinaia di istituti provenienti da 34 paesi, e documentazione in 20 lingue, dall’inglese al georgiano al lituano. Per navigare in questa babele di lingue, Archives Portal Europe ha messo a disposizione una serie di strumenti che rendono possibile cercare lo stesso argomento in più lingue e set di parole chiave in lingue diverse.

L’utilizzazione di Archives Portal Europe avviene in modo completamente gratuito, sia per i ricercatori che lo consultano sia per gli archivi che desiderano rendere disponibile il loro patrimonio online. Centinaia di istituzioni sono già presenti nel Portale - sono 100 solo gli Archivi di Stato italiani -, ma sono migliaia quelle che lavorano per espanderne la consistenza. Archives Portal Europe è un work in progress permanente, che mira a creare un sistema di ricerca online che abbatta i confini geografici e linguistici del lavoro d’archivio.

Nel 2015, per garantire la continuità e coordinazione permanente del progetto, si è costituita la Archives Portal Europe Foundation (APEF), una fondazione autofinanziata degli archivi nazionali che coordinano APE a livello locale. Lo scopo della Fondazione è assicurare il futuro digitale degli archivi europei (o meglio: degli archivi che contengono documentazione sulla storia europea, quindi potenzialmente ogni archivio del mondo), e rendere sempre più integrata e di semplice accesso la consultazione da parte degli studiosi.

Per approfondire
www.archivesportaleurope.net
www.archivesportaleuropefoundation.eu
Video tutorial sulla ricerca multilingue online
Archives Portal Europe è anche su Facebook, Twitter e Instagram

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