Le porte sempre aperte dell'Archivio storico CGIL

Lo scorso 8 marzo chiudevano i Musei, le Biblioteche e gli Archivi di tutta Italia. Sbarrate le porte, il mondo della cultura si è aperto a modalità alternative di fruizione, sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti digitali e reagendo con prontezza e creatività alla chiusura forzata lavorando da remoto alle attività di ricerca, catalogazione e comunicazione di contenuti on line.

Da qualche mese in tanti e tante abbiamo riaperto, con difficoltà certamente, ma tanta voglia di riaccogliere i nostri utenti, i quali - però - non sempre possono ancora raggiungere fisicamente le nostre sedi.

Anche fra i ricercatori esistono gli utenti fragili, non esponibili al rischio di infezione. La sala studio funziona a capacità obbligatoriamente ridotta per le regole anti contagio. Molti abituali frequentatori delle nostre sedi, soprattutto se lontani, temono gli spostamenti e chiedono - comprensibilmente - di essere messi nelle condizioni di usufruire da remoto di una quantità di materiali più ampia e ricca possibile.

Da anni ormai l’Archivio storico CGIL nazionale lavora per rendere disponibili on line i propri materiali, con risultati apprezzabili già prima dell’emergenza e oggi rivelatisi essenziali.

Completamente riordinato, schedato e reso fruibile agli studiosi fino al 1986, l’Archivio è organizzato in sei serie principali a loro volta suddivise in ulteriori partizioni: Serie Congressi confederali, 1944-1986, fascc. 337; Serie Verbali degli organi statutari, 1944-1986, u.a. 1000 ca. (i verbali sono schedati analiticamente rilevando gli ordini del giorno, i presenti, gli eventuali documenti allegati); Serie Atti e corrispondenza della Segreteria generale, 1944-1986, fascc. 13064 (la serie, reale ossatura dell’Archivio confederale, raccoglie in modo strutturato e omogeneo la documentazione prodotta dalla Cgil nazionale nello svolgimento delle proprie competenze e attività. La documentazione è organizzata per anno sulla base dei diversi titolari di classificazione adottati negli anni dalla struttura confederale. Le carte sono riordinate, inventariate e consultabili); Serie Circolari, 1944-1986, u.a. 4057; Serie Uffici confederali, 1944-1993, fascc. 1150 ca.; Serie Convegni, conferenze, seminari, 1948-1986, voll. 202.

L’Archivio confederale è arricchito dai fondi personali dei segretari generali e generali aggiunti della struttura fino alla Segreteria Trentin. Completano il corpus documentario piccoli fondi di federazioni e sindacati di categoria, anche fascisti, e l’Archivio del Centro studi e formazione sindacale di Ariccia.

L’inventario analitico delle carte è disponibile on line fino al 1986 e fino a questa data sono consultabili e scaricabili in file digitalizzato allegato alla scheda documento tutti i verbali confederali e tutte le circolari confederali dal 1944.

Sono inoltre disponibili per la consultazione nella Biblioteca Digitale del sito web della DGA i volumi della collana “Strumenti” contenenti gli inventari delle carte dal 1957 al 1986 e gli inventari dei fondi personali dei segretari generali Lama, Pizzinato, Trentin.

Acquisita da «Rassegna Sindacale» alla fine degli anni Ottanta e costantemente arricchita da nuove accessioni, la sezione fotografica dell’Archivio storico Cgil nazionale comprende circa 5.000 buste per un totale di 40.000 fotografie lavorate di argomento politico, storico-sociale, di storia del costume e della cultura in particolare italiana. Le immagini, fedele cronaca dei cambiamenti del nostro Paese, coprono un arco temporale esteso, raccontando eventi, paesaggi, mutamenti sociali dall’inizio del Novecento. Si tratta di un notevole apparato iconografico costruito negli anni da «Lavoro», settimanale rotocalco della Cgil dal 1948 al 1962, poi da «Rassegna Sindacale», tuttora rivista della Confederazione.

L’Archivio originale presenta le caratteristiche tipiche di un archivio redazionale, connesso e finalizzato alla pubblicazione di un periodico di attualità sociale, politica e culturale. Attraverso le foto in esso conservate, molte delle quali uniscono al valore documentario un intrinseco valore artistico, è possibile avere il quadro dei momenti più significativi dell’attività della Cgil, ma anche di altre organizzazioni sindacali, della storia degli scioperi, delle manifestazioni, delle lotte per i diritti dei lavoratori, dei Congressi, cui parteciparono figure celebri del sindacalismo italiano ed estero.

Per la qualità e quantità dei materiali conservati, per la specificità dei soggetti e la rilevanza dei fotografi rappresentati, l’Archivio fotografico della Cgil nazionale è tra le massime raccolte fotografiche in ambito sindacale d’Italia. È stato negli anni oggetto di progetti per la conservazione, il restauro, la catalogazione scientifica e l’acquisizione digitale delle immagini per consentire una migliore fruibilità del patrimonio anche attraverso la consultazione a computer.

Alla miniatura di ciascuna immagine viene abbinato un elenco di campi in formato testo ridotto, contenente i dati conosciuti tra quelli essenziali (titolo originale o assegnato, data cronica e topica, note alla data, cromatismo e polarità, collocazione, segnatura originale, fotografo o agenzia fotografica, descrizione, note sul contenuto, eventuali pubblicazioni). Ad ogni scheda vengono inoltre associate alcune parole chiave tratte da una lista d’autorità auto-costruita, da utilizzare in fase di ricerca come filtri per selezionare le immagini all’interno del catalogo.

L’inventario delle foto è consultabile on line e le immagini vengono concesse gratuitamente in formato digitale a chiunque ne faccia richiesta.

Dal 2010 l’Archivio storico Cgil nazionale aderisce ad Archivionline, progetto promosso nel 2003 dal Senato della Repubblica con l’obiettivo di creare un archivio unico virtuale del patrimonio documentale di personalità politiche, partiti, gruppi parlamentari e associazioni sindacali conservato presso l’Archivio storico del Senato e presso istituti e fondazioni (l’inventario è consultabile anche attraverso il Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche - SIUSA ed attraverso il Sistema archivistico nazionale - SAN).

A partire dallo scorso 25 aprile, data non casuale, l’Archivio ha iniziato a raccontarsi quotidianamente anche all’interno della nuova piattaforma comunicativa della Cgil, Collettiva, attraverso Buona memoria, una rubrica fissa e quotidiana che racconta la storia d’Italia, che in tanta parte interseca la storia del sindacato, attraverso i documenti e le storie, individuali e collettive.

«Talvolta noi - diceva il presidente della Repubblica Sandro Pertini il 31 dicembre 1979 - ci disistimiamo. Io ho quindi ragione di credere nel popolo italiano, un popolo che ha saputo superare situazioni ben più difficili di questa. E saprà superare anche questa situazione. Ed allora è al popolo italiano che io mi rivolgo in questo momento. E mi rivolgo esprimendo la mia ammirazione, la mia riconoscenza e l’augurio più fervido. Vedrete che ce la faremo, amici miei, ad uscire da questa situazione. Ce la faremo, state certi».

Ce la faremo, statene certi, ma per non tornare a commettere gli stessi errori di ieri avremmo bisogno di una “Buona Memoria”. Avremo bisogno degli archivi e della loro capacità di parlare del passato utilizzando gli strumenti ed i linguaggi del presente.

Per saperne di più

Archivio storico CGIL

Confederazione generale italiana del lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1944-1957), a cura di Teresa Corridori, Susanna Oreffice, Cristiana Pipitone, Gianni Venditti (coordinamento di Teresa Corridori), Roma 2002, tomo I e tomo II (Strumenti, 152)

Confederazione generale italiana del lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1958-1969), a cura di Teresa Corridori e Gianni Venditti, Roma 2008 (Strumenti, 180).

Confederazione Generale Italiana del Lavoro, Inventario dell'Archivio storico (1970-1986), a cura di Teresa Corridori, Ilaria Romeo e Gianni Venditti, Roma 2011 (Strumenti, 191). 

I segretari della CGIL: da Luciano Lama a Bruno Trentin, a cura di Ilaria Romeo, Roma 2013 (Strumenti, 197).

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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